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MUSEI A CROTONE:


MUSEI A CROTONE

shadow Musei a Crotone

 Museo Archeologico Nazionale: fondato nel 1968, si trova su via Risorgimento, nel cuore del centro storico cittadino. L'edificio, composto da due piani, contiene tutti i più significativi reperti provenienti dalle zone archeologiche dell'intero territorio crotonese. In  particolare ricchissimi rinvenimenti archeologici provengono dal Santuario di Hera Lacinia sito in Capo Colonna.
A pian terreno, l'età preistorica propone asce ed armi litiche, oltre a strumenti per l'agricoltura. Ben documentata è l'età del ferro con ricchi corredi funerari e manufatti provenienti dall'area provinciale di Crotone e la produzione vascolare greca, con vasi ed anfore di rara fattura e bellezza distinti in base alla provenienza: corinzia, calcidese, attica ed italiota. Al primo piano, di grande interesse è la vasta sezione dedicata al cosiddetto "tesoro di Hera Lacinia", una sala votiva con oggetti di altissimo valore artistico, rinvenuti nel Parco Archeologico di Capo Colonna. Tale ricco patrimonio, datato tra il VI ed il IV secolo, comprende capolavori come la sfinge alata, la gorgone, la barchetta nuragica. Tra questi spicca lo splendido Diadema Aureo, conosciuto anche come "corona di Hera", costituito da una fascia in lamina d'oro che sviluppa una decorazione a treccia all'interno mentre all'esterno vi è una linea con foglie e bacche sostenute da fili intrecciati. Nella parte bassa sono collocate alcune foglie, forse di acero o di vite. Non si conoscono attualmente gioielli simili nelle medesime condizioni conservative tali da far capire la provenienza della corona e la sua destinazione, sebbene alcuni studiosi ipotizzano che fosse il coronamento di un simulacro della dea Hera Lacinia.
Il nucleo originario del museo era composto da materiale proveniente da scavi non ufficiali e dal mercato antiquario. In seguito le collezioni furono accresciute dai siti cittadini.
Altre sezioni documentano i santuari della zona: quello di Apollo Aleo a Krimisa (Punta Alice a Cirò Marina), il tempio dorico di Kaulonia e un'area di culto a Punta Stilo.
Nel 2007 il patrimonio museale si è arricchito  di un altro reperto molto prezioso, proveniente da uno scavo clandestino di Strongoli e finito nel 1992 al Paul Getty Museum di Malibù, in California. Si tratta di un askos, un unguentario di bronzo del V secolo raffigurante una sirena con corpo di uccello e testa didonna.
Un'altra sezione del museo è dedicata ai rinvenimenti dell'antica Krimisa, attuale Cirò Marina, e dei santuari greci cittadini di Vigna Nuova.
 

Museo Archeologico di Capo Colonna
: inaugurato nel 2002, sorge all'interno del medesimo Parco, su un unico piano. La struttura è divisa in tre padiglioni espositivi: la Terra, che conserva reperti emersi durante il periodo della dominazione romana; il Sacro, dedicato alle testimonianze dell'area sacra del Santaurio ed il Mare, che espone i ritrovamenti subacquei. Per meglio approfondire la storia del territorio, l'esposizione è arricchita inoltre da pannelli, filmati multimediali, riproduzioni ed altri apparati didattici. Tra i reperti più pregiati esposti nel Museo un elmo corinzio in bronzo del V secolo, un ceppo d'ancora in pietra su cui è incisa una dedica di Phayllos, tra i più celebri atleti crotoniati, a Zeus Meilichios (dolce il miele, benevolo) e una piccola scultura in marmo raffigurante Amore e Psiche, ritrovata nelle acque antistanti la costa crotonese. La struttura è circondata inoltre dal giardino di Hera, costituito, tra gli atri, da alberi di pero, melo, giglio, mirto emelograno.
 

Museo Civico: istituto nel 1982, aveva sede nella Torre Aiutante del Castello-Fortezza di Crotone. Nel 1996 venne trasferito definitivamente nei locali della Caserma Sottocampana e della Torre Comandante del Castello, utilizzata quest'ultima solo per esposizioni temporanee. Le sale espositive sono tre.
La prima sala conserva soprattutto frammenti ceramici di piastrelle pavimentali e di stoviglie di fattura meridionale, venuti alla luce durante lavori di scavo eseguiti nel centro storico cittadino e nel  comprensorio crotonese. Sono esposte inoltre un numero considerevole di pipette di argilla ritrovate al Castello e due elementi decorativi di un portale, provenienti da un antico casale situato tra Cutro e Papanice e risalenti al secolo XIV.
La seconda sala espone, nelle vetrine, la documentazione numismatica, nella quale spicca una bulla, piccolo oggetto tondeggiante contenente generalmente un amuleto che si poteva indossare come pendente di una collana. Troviamo inoltre dei pugnali da caccia ed alcune spade, di fattura locale, datati tra il XVIII ed il XIX secolo. Molto documentata è la ceramica proveniente da tre località calabresi: Gerace, Seminara e Squillace. Si tratta di oggetti di uso quotidiano (cannate, lanceddre, salaturi, limme, capase). In particolare, la ceramica di Seminara si caratterizza per la ricchezza cromatica e la plasticità, per la funzione scaramantica  delle proprie figurazioni.
La terza sala conserva un cannone e tre colubrine, ritrovati nelle acque antistanti la costa crotonese.  Lungo le pareti, per lo più a terra, sono disposti gli stemmi di alcune famiglie nobili crotonesi, tra i quali quello della famiglia Ruffo.
    

Mack (Museo di Arte Contemporanea Krotone): ubicato in piazza Castello, all'interno di palazzo Barracco, espone opere che ripercorrono la storia dell'arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi. Tra gli artisti italiani più importanti Mimmo Rotella con il suo collage degli anni '60, Bruno Ceccobelli, Federico Pietrella, Mario Merz e Vettor Pisani. Sono esposte, inoltre, opere di artisti internazionali come Vanessa Beecroft e Jannis Kounellis.

fonte:sito comunale


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